lunedì 30 novembre 2009

Valori di riferimento delle caratteristiche seminali secondo l'OMS

Entro pochi mesi sarà disponibile la quinta edizione del manuale di seminologia dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In attesa è stato pubblicato questo mese sulla rivista Human Reproduction Update, un lavoro condotto su 4500 uomini di 4 differenti continenti, in cui sono presentati i nuovi parametri di riferimento che verranno introdotti nel manuale. I dati estrapolati si basano sull'analisi del liquido seminale di uomini la cui partner mostra un Time To Pregnancy (TTP) inferiore ai 12 mesi.
I valori di riferimento, descritti dal quinto percentile (metodo non parametrico) sono i seguenti:
volume: 1,5 mL
concentrazione: 15 milioni/mL
motilità progressiva: 32%
motilità progressiva+non progressiva:40%
forme morfologicamente normali:4%
vitalità:58%

Il MAR Test non è in grado di predire la possibilità di gravidanza spontanea in coppie subfertili

Un largo studio prospettico multicentrico condotto su circa 1800 coppie subfertili e pubblicato sulla rivista Fertility & Sterility, dimostra che l'utilizzo routinario del MAR Test (Mixed Agglutination Reaction) durante l'analisi del liquido seminale, non ha alcun valore nel predire la possibilità di gravidanza spontanea.

L'analisi proteomica del liquido follicolare dà informazioni sulla prognosi del ciclo in corso

Un confronto tra le proteine presenti nel fluido follicolare di donne sotto i 32 anni con IVF di successo (nascita bambino sano) o di insuccesso, ha mostrato dati interessanti. Lo studio, prospettico, con alta casistica e pubblicato sulla rivista Fertility & Sterility, rivela 11 potenziali biomarcatori tra cui aptoglobina alfa, apolipoproteina H, lisozima C, antitrombina.

sabato 28 novembre 2009

Il riposo a letto dopo transfer embrionale non migliora il tasso di gravidanza clinica nella FIVET/ICSI

Una recente metanalisi pubblicata dalla Cochrane stabilisce che non c'è evidenza che il riposo a letto dopo il transfer migliori il tasso di gravidanza clinica rispetto alla immediata deambulazione.

Interventi per migliorare l'esito del transfer embrionale

Il transfer embrionale è uno dei punti critici che determinano il successo delle tecniche di FIVET/ICSI. In una nuova analisi della letteratura riguardante gli interventi che possono essere messi in atto prima del transfer, e pubblicato nella Cochrane, nessun particolare intervento quale il riempimento vescicale, la rimozione del muco, l'irrigazione del canale cervicale o della cavità endometriale sembra migliorare il tasso di nati vivi.

Cellule staminali ovariche da topi neonati danno origine a embrioni

In un articolo apparso sulla rivista Nature Cell Biology nel maggio 2009, si afferma che cellule staminali ovariche isolate da topi neonati e mantenute in coltura per lungo tempo, possono dare origine a embrioni. Si dimostra pertanto che è possibile isolare nel topo non soltanto cellule staminali, ma queste sono totalmente funzionali in termini riproduttivi.

lunedì 23 novembre 2009

Diagnosi genetica preimpianto: influenza sull'impianto della blastocisti

Un lavoro prospettico ben condotto e pubblicato sulla rivista Human Reproduction, confronta i risultati, in termini di nati vivi, in seguito a diagnosi genetica preimpianto (PGD) analizzando una o due cellule dell'embrione al giorno 3. Secondo tale studio la PGD offre maggiori possibilità per la coppia analizzando una singola cellula al giorno 3 (37,4% di nati vivi), rispetto a due cellule (22,4%).

domenica 15 novembre 2009

Cellule staminali embrionali possono essere ottenute senza distruggere l'embrione

Un lavoro pubblicato su Human Reproduction in nov. 2009 dimostra che cellule staminali pluropotenti, simili a quelle ottenibili con la distruzione dell'embrione umano al giorno 5 di sviluppo, possono essere ottenute senza distruggere l'embrione, dalle cellule che compongono l'embrione nelle primissime fasi di sviluppo (blastomeri). La rimozione di un blastomero, correntemente utilizzata per la diagnosi pre-impianto sull'embrione, non risulta letale per l'embrione.

Screening genetico pre-impianto: l'analisi di una singola cellula dell'embrione non è rappresentativa dell'intero embrione

In un interessante articolo apparso in Nov. 2009 sulla rivista Human Reproduction, si afferma che, anche utilizzando tecniche molto sofisticate di diagnostica pre-impianto (effettuata prima del transfer embrionale) (Pre-implantation Genetic Screening PGS), queste non sono adatte a scrinare gli embrioni anomali rispetto ai normali. Infatti, la maggior parte dei difetti si verificano in fasi di sviluppo embrionale successive alla diagnosi su singola cellula (blastomero), essendo difetti di tipo mitotico, che emergono nelle fasi di replicazione tardive dello sviluppo embrionale.

La misurazione ecografica dell'utero migliora il tasso di gravidanza nella fecondazione in provetta

Il tasso di gravidanza aumenta, in seguito ad un miglioramento dell'efficacia del transfer embrionale, se l'utero viene misurato ecograficamente nel giorno 2-3 del ciclo, piuttosto che al momento del prelievo ovocitario. Lo afferma uno studio pubblicato in Nov. 2009 su RBM Online. Nel caso la misurazione avvenga nel giorno 2 o 3 del ciclo, il tasso di gravidanza risulta superiore al 60%, mentre se la misurazione avviene nel giorno del prelievo ovocitario, il tasso di gravidanza risulta poco superiore al 30%. Il lavoro tuttavia non è adeguato sul piano statistico. Le conclusioni sono pertanto discutibili.

mercoledì 11 novembre 2009

Correlazione tra frammentazione del DNA spermatozoario e parametri del liquido seminale

Un recente lavoro pubblicato su Urology e condotto su un ampia casistica (2586 individui), ha evidenziato una correlazione tra i parametri del liquido seminale analizzati di routine (concentrazione, motilità e morfologia) e il tasso di frammentazione del DNA degli spermatozoi. Solo lo 0,5% dei pazienti con normozoospermia mostra un alto indice di frammentazione, contro il 29% dei pazienti con oligoastenoteratozoospermia.

martedì 3 novembre 2009

Il tasso di malformazioni è aumentato nella fecondazione in vitro, nell'inseminazione intrauterina e nella stimolazione dell'ovulazione

In un lavoro pubblicato in Fertility and Sterility in novembre 2009 si riporta che, su quasi 62.000 nati da procreazione assistita ed analizzati per il tasso di malformazioni, il rischio di malformazione è una volta e mezzo superiore rispetto ai nati naturali. La maggior parte delle malformazioni sono gastrointestinali, cardiache, e muscolo-scheletriche. La stimolazione dell'ovulazione comporta un rischio di malformazione del 2,35%, la inseminazione intrauterina del 2,89% e la fecondazione in provetta del 3,45%.

Il riposo di 15 minuti dopo inseminazione intrauterina aumenta il tasso di gravidanza rispetto alla immediata mobilizzazione

Uno studio ben condotto pubblicato sul British Medical Journal di Ottobre 2009 stabilisce, in un numero adeguato di pazienti allocati correttamente in due gruppi di studio, che il riposo di 15 minuti dopo la inseminazione intrauterina aumenta significativamente il tasso di gravidanza.

lunedì 2 novembre 2009

Le cisti endometriosiche ovariche non influenzano il numero di follicoli, la qualità ovocitaria ed embrionale in fecondazione in provetta

In un nostro articolo-Tocci A ed al. Unilateral ovarian endometriotic cysts do not impair follicles development, oocyte and embryo quality: report on eight controlled ovarian hyperstimulations and ICSI cycles pubblicato dalla prestigiosa rivista Human Reproduction riportiamo che il numero di follicoli ottenuti dall'ovaio con cisti endometriosiche è superiore rispetto all'ovaio sano, e la qualità degli ovociti e degli embrioni ottenuti dall'ovaio con cisti endometriosiche è ottimale.