martedì 30 novembre 2010

Stimolazione ovarica e rischio di aneuploidie

Un recente studio retrospettivo pubblicato su Human Reproduction Update afferma che, al contrario di quanto dimostrato sugli animali, l'incidenza di aneuploidie nell'embrione non risulta essere più alta nelle pazienti che presentano gravidanze in seguito a stimolazione ovarica con FSH (ormone follicolo stimolante) rispetto a quelle con gravidanze spontanee. Questo suggerisce che l'esposizione ad FSH esogeno non aumenta il rischio di aneuploidie.

domenica 7 novembre 2010

Indice di massa corporea e parametri seminali

Una recente meta-analisi pubblicata su Human Reproduction Update afferma che non ci sono, allo stato attuale, evidenze che l'indice di massa corporea (BMI) influenzi i parametri del liquido seminale, al contrario di quello che si supponeva. Il BMI è stato, però, visto responsabile della diminuzione dei livelli di alcuni ormoni sessuali, tra cui il testosterone.

Ormone anti-Mülleriano e esito della fecondazione in vitro

Negli ultimi tempi è emerso come test di riserva ovarica il dosaggio dell'ormone anti-Mülleriano (AMH) e molti studi ne confermano la sua utilità ed affidabilità. Sicuramente questo test è molto sensibile nel rilevare la quantità di ovociti che una donna è in grado di produrre, ma è in grado di predire l'esito di un ciclo di IVF?
Un recente studio americano ha cercato di rispondere a questa domanda e gli autori affermano che il test predice molto bene i tassi di gravidanza in donne tra i 34 e i 41 anni, mentre non sembra così specifico in donne al di fuori di queste età.

giovedì 4 novembre 2010

Strategie per prevenire la contaminazione durante la conservazione degli ovociti umani

La crioconservazione delle cellule animali e dei tessuti viene tradizionalmente effettuata con azoto liquido (LN). Questa procedura può però provocare contaminazione del campione da parte di agenti patogeni e microbiologici. Lo stesso LN è considerato una potenziale fonte di contaminazione soprattutto se viene a diretto contatto con il campione. Da uno studio effettuato a Valencia e pubblicato sulla rivista Fertility and Sterility è stato dimostrato che l'utilizzo di azoto nella fase gassosa permette la conservazione di ovociti vitrificati, mantenendo il loro potenziale di sviluppo in embrioni competenti, nello stesso modo dell' azoto liquido. L'unica differenza è che con l'azoto in fase gassosa si diminuiscono le possibilità di contaminazione dei campioni in quanto la densità di agenti inquinanti nella fase gassosa è più bassa rispetto a quella nella fase liquida.

martedì 2 novembre 2010

Fattori che influenzano il successo della ICSI in caso di azoospermia ostruttiva

Da uno studio retrospettivo, pubblicato su Fertility and Sterility e condotto su una popolazione di uomini con azoospermia ostruttiva e normale spermatogenesi è risultato che l'origine degli spermatozoi (epididimali o testicolari) utilizzati e la causa dell'ostruzione (assenza bilaterale congenita dei vasi deferenti o altri tipi di ostruzione) non incidono in termini di fecondazione, gravidanza e aborti spontanei sul successo della ICSI.