mercoledì 31 marzo 2010

Effetto età maschile sul successo dell’ICSI per pazienti con ridotta concentrazione spermatica

In uno studio pubblicato su Fertility Sterility state analizzate 1024 coppie che si sottoponevano a cicli di ICSI, con seme fresco, per valutare l’effetto dell’età maschile di pazienti con una diminuzione della concentrazione di spermatozoi (oligozoospermici) rispetto a pazienti con concentrazione spermatica normale (normozoospermici).

Nelle coppie in cui il maschio era oligozoospermico il grado di impianto dell’embrione risulta essere influenzato dall’età maschile e in queste coppie la possibilità di gravidanza diminuisce del 5% per ogni anno di età paterna.

Questo effetto non è stato osservato nei pazienti normozoospermici.

domenica 28 marzo 2010

In donne fumatrici si dimezza il tasso di gravidanza clinica dopo ICSI

L'effetto nocivo del fumo di sigaretta sul concepimento spontaneo è noto. Il fumo influenza negativamente anche le metodiche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Uno studio prospettico pubblicato sulla rivista European Journal of Obstetrics and Gynecology and Reproductive Biology, confronta i risultati dopo PMA di donne fumatrici e NON fumatrici: i tassi di gravidanza clinica sono rispettivamente 23,8% e 43,6%.

L'eparina con o senza l'aspirina non migliora il tasso di nati vivi in pazienti con almeno due precedenti aborti spontanei

Uno studio randomizzato su 364 donne con aborto ricorrente (almeno due aborti precedenti prima delle 20 settimane di gravidanza), divise in 3 gruppi (eparina da sola, eparina + aspirina a basse dosi, placebo) non mostra alcun vantaggio all'utilizzo di terapia rispetto al placebo.

Questo lavoro contrasta risultati opposti ottenuti da due altri studi pubblicati nel 2008, che mostrano invece un vantaggio nell'utilizzo nell'eparina, mentre è in accordo con uno studio multicentrico scozzese pubblicato nel 2010.

Pertanto la tematica è ancora in fase di studio.

sabato 27 marzo 2010

Grp 78, una proteina regolata dal glucosio, modula l’interazione spermatozoi-ovocita

In un lavoro pubblicato su Fert. Steril. è stata studiata in laboratorio una proteina regolata dal glucosio (Grp 78) nel fluido tubarico di donne nel periodo periovulatorio.

Grp 78 è sintetizzata e secreta dalle cellule della tuba. Essa si lega alla testa degli spermatozoi diminuendo il numero di spermatozoi che interagiscono con l’ovocita.

E' stato osservato in esperimenti di laboratorio che se il calcio (principale elemento coinvolto nella interazione fra spermatozoo e ovocita) viene allontanato dal mezzo, Grp 78 aumenta l’interazione fra i gameti.

In conclusione, la proteina Grp 78 sarebbe coinvolta nella regolazione dell’interazione degli spermatozoi con l’ovocita.

giovedì 25 marzo 2010

Presenza di diversi livelli di proteine negli spermatozoi con difetti di motilità rispetto a quelli normali.

In un lavoro pubblicato su Mol Hum Reprod è stata condotta un’analisi comparativa delle proteine espresse dagli spermatozoi di pazienti astenozoospermici (che presentano difetti alla motilità) e da quelli di pazienti normozoospermici (con i parametri seminali normali).

Tra i due gruppi sono state trovate otto proteine con diversa espressione. Esse appartengono a tre gruppi funzionali diversi: 1) energia e metabolismo 2) movimento e organizzazione 3) risposta agli stress.

E’ interessante notare come nei pazienti astenozoospermici le proteine che sono coinvolte nel "metabolismo e nella produzione di energia" sono più espresse rispetto ai pazienti normozoospermici mentre sono espresse meno le proteine coinvolte nel “movimento e nell’organizzazione” e quelle coinvolte nelle “risposte agli stress”.

È stata, inoltre, trovata una correlazione positiva tra i livelli di una proteina coinvolta nelle risposte agli stress (proteasome alpha 3 subunit) e la motilità rapida, lineare progressiva degli spermatozoi.

martedì 23 marzo 2010

Validazione preclinica di una nuova metodica molecolare per incrementare lo studio cromosomico degli embrioni

L'analisi del corredo cromosomico di un embrione è difficoltosa per due ragioni principali: lo scarso materiale biologico a disposizione (solitamente una singola cellula detta blastomero), e lo scarso tempo a disposizione per poter effettuare l'esame. Per queste ragioni le metodiche attualmente in uso consentono solo un'analisi parziale del contenuto cromosomico dell'embrione.

Recentemente, sulla rivista Human Reproduction è stato pubblicato un nuovo approccio metodologico, basato sul microarray, per ottenere in tempi rapidi informazioni su tutti i cromosomi presenti nel blastomero. L'indagine, che ha passato la validazione preclinica, offre importanti sviluppi futuri.

lunedì 22 marzo 2010

Markers infiammatori nel liquido seminale di uomini con infezione asintomatica da Chlamydia

In uno studio pubblicato su J Androl si vuole determinare se le interleuchine (proteine secrete dai leucociti durante la risposta immunitaria) 6 (IL-6) e 8 (IL-8) in una popolazione di uomini infertili, alcuni dei quali positivi alla Chlamydia trachomatis, sono correlati all’infezione da Chlamydia.

In un gruppo di 255 pazienti sono stati riscontrati nei pazienti infetti da Chlamydia aumenti significativi di IL-8, e non di IL-6, rispetto ai non infetti.

Inoltre l’aumento di IL-8 era anche associato ad un aumento del volume seminale e ad un aumento dei leucociti.

In evidenza fu messa anche la relazione fra infezione da Chlamydia nel liquido seminale e alterazione di alcuni parametri seminali e più bassa motilità spermatica.

Questo studio suggerisce che IL-8 potrebbe essere usata come marker per le infezioni del tratto genitale maschile, soprattutto quelle dovute a Chlamydia trachomatis.

sabato 20 marzo 2010

L'intossicazione alcolica cronica induce alterazioni gravi del liquido seminale reversibili dopo sospensione

In uno studio pubblicato su RBM Online sono stati seguiti per sei anni i parametri seminali di uomini con intossicazione alcolica cronica e dopo un periodo di sospensione. Inizialmente è stata osservata una moderata teratozoospermia (alterazione della forma degli spermatozoi), seguita da oligoteratozoospermia (ridotto numero e alterazione della forma degli spermatozoi). Poi un peggioramento in criptozoospermia (assenza apparente di spermatozoi nell'eiaculato, ma non dopo centrifugazione) fino ad arrivare alla azoospermia (assenza totale di spermatozoi nell'eiaculato). La biopsia testicolare ha rilevato un blocco maturativo delle cellule germinali.

L'astensione dall'alcool anche per soli 3 mesi ha prodotto un rapido miglioramento delle caratteristiche seminali.

Sulla base di queste considerazioni, gli autori ritengono opportuno prendere informazioni sulle abitudini dei pazienti prima di ricorrere a tecniche di riproduzione assistita, informandoli sugli effetti negativi, ed enfatizzano su come si possono ottenere veloci benefici dalla sospensione dell’assunzione di alcool anche in casi di intossicazione cronica.

Il separatore di cellule MACS riduce gli spermatozoi apoptotici e aumenta il potere fecondante in vitro

In uno studio pubblicato su Human Reproduction sono riportati gli effetti positivi dell’utilizzo di una tecnica di preparazione degli spermatozoi che utilizza il principio del MACS (magnetic activated cell sorting), per coppie che vanno incontro a ripetuti insuccessi di cicli di inseminazione intrauterina (IUI) e coppie che tendono ad avere un basso tasso di fertilizzazione in vitro.

Il MACS riduce notevolmente i livelli di spermatozoi che vanno incontro a morte cellulare rispetto alla procedura di preparazione classica (gradiente di densità). Un aumento della reazione acrosomiale suggerisce inoltre un altro potere fecondante.

giovedì 18 marzo 2010

I danni indotti dal congelamento lento degli ovociti umani sono correlati alla responsività alla stimolazione ovarica.

In uno studio pubblicato su Reprod Biomed Online è stata notato come i danni alle strutture cellulari, che si verificano negli ovociti congelati con il metodo dello slow-freezing, non siano correlati all’età della paziente o al suo indice di massa corporea. Si è osservata, però, una loro correlazione significativa con la risposta dell’ovaio alla stimolazione farmacologica. Le pazienti che hanno una risposta maggiore producono ovociti capaci di preservare meglio le loro caratteristiche dopo scongelamento.

Aumento del tasso di gravidanza in seguito a somministrazione di hCG dopo inseminazione intrauterina

Normalmente l’inseminazione intrauterina (IUI) viene effettuata 24-36 h dopo la somministrazione di hCG, quando l’ovulazione è imminente. In uno studio pubblicato su Reprod Biol Endocrinol. è stata condotta un’analisi su 288 cicli con hCG somministrato prima e su 104 cicli con hCG somministrato dopo l’inseminazione. La somministrazione di hCG dopo IUI, avvicinandosi di più al processo naturale di fecondazione, sembrerebbe aumentare il tasso di gravidanza (19,6% di gravidanze rispetto a 10,9% ottenuto somministrando prima l’ hCG).

mercoledì 17 marzo 2010

Caratteristiche alla nascita di bambini nati da trasferimento di embrioni congelati: esperienza finlandese

Secondo uno studio finlandese che ha coinvolto bambini nati in seguito a trasferimento di embrioni a fresco o crioconservati (rispettivamente 4151 e 2293), non si osservano differenze in termini di nascite premature e ridotto peso alla nascita. Il ridotto peso alla nascita sembra anzi manifestarsi maggiormente nei casi di trasferimento di embrioni a fresco. Questo studio, pubblicato su Human Reproduction è tra quelli con maggior casistica per questo argomento.

martedì 16 marzo 2010

ESHRE task force e decisioni sullo Screening Genetico Preimpianto (PGS)

Lo Screening Genetico Preimpianto (PGS) è stato proposto per analizzare il corredo cromosomico embrionario in particolari condizioni della coppia. Tuttavia, molti studi non hanno riscontrato aumenti dei tassi di gravidanza in seguito a PGS. L'ESHRE PGS Task Force ha quindi annunciato sulla rivista Human Reproduction che l'attenzione verrà ora focalizzata su una differente metodica: l'analisi del primo e del secondo globulo polare per la valutazione dello stato cromosomico dell'ovocita.

Scoperto il meccanismo alla base dell'attivazione degli spermatozoi nell'apparato riproduttivo femminile

Arriva dall'Università della California la scoperta del meccanismo con cui gli spermatozoi potenziano la propria motilità all'interno dell'apparato riproduttivo femminile. Attraverso una metodica detta patch clamping gli autori dell'articolo, pubblicato sulla prestigiosa rivista Cell, hanno scoperto la presenza di canali protonici Hv1 sul flagello. Questi canali restano chiusi in ambienti ricchi di zinco (liquido seminale), mentre si aprono in presenza di pH elevato (nell'utero), in ambienti con scarse concentrazioni di zinco (le tube) o in presenza di determinate molecole, come l'anandamide (molto presente intorno all'ovocita).

L'apertura dei canali Hv1 porta ad una cascata di eventi che stimolano la motilità dello spermatozoo.

Questa scoperta getta le basi anche per nuove strategie da studiare nei casi di infertilità maschile da ridotta motilità degli spermatozoi (astenozoospermia).

venerdì 12 marzo 2010

Effetto dei fibromi intramurali che non coinvolgono la cavità uterina sul successo della fecondazione in vitro

Una metanalisi di 19 studi che includono oltre 6000 pazienti, pubblicato su Hum Repr afferma che i fibromi intramurali che non interessano la cavità uterina possono ridurre il tasso di gravidanza clinica e di nati vivi se non operati.

Diagnosi non invasiva dell'endometriosi

Uno studio pubblicato questo mese su Hum Repr dimostra che l'endometriosi può essere diagnosticata efficacemente senza ricorrere alla laparoscopia dosando nel sangue 6 marcatori: l'interleuchina 6, l'interleuchina 8, il TNF-alfa, la proteina C reattiva ad alta sensibilità, il Ca-125 ed il Ca 19-9.

La sensibilità della metodica (il numero di pazienti con endometriosi che risultano positive al test), in questo lavoro è del 100% nel caso di moderata-severa endometriosi, con una specificità (il numero di pazienti senza endometriosi che risultano negative al test) dell'84%, mentre la sensibilità è del 87% nella pazienti con endometriosi lieve, con una specificità del 71%.

Chirurgia dell'endometriosi ovarica e danni severi all'ovaio

In un articolo apparso su Hum Repr questo mese, viene stabilito che a seguito dell'asportazione di endometriosi ovarica, può esitare un danno severo permanente all'ovaio nell'ordine del 13%.

L'ovaio operato, rispetto a quello non operato, non riesce ad essere stimolato mediante gonadotropine, rimane cioè insensibile alla stimolazione.

giovedì 11 marzo 2010

Efficacia dell'idrotubazione nelle pazienti con infertilità inspiegata

Uno studio randomizzato pubblicato sul volume di Aprile 2010 della rivista RBM Online, valuta il valore dell'idrotubazione prima dell'inseminazione intrauterina (IUI). L'indagine condotta su 213 coppie con infertilità inspiegata rivela che l'idrotubazione effettuata il giorno prima della IUI non migliora il tasso di gravidanza.

martedì 9 marzo 2010

Espressione dei recettori della vitamina D nel tratto riproduttivo maschile umano.

In uno studio pubblicato su Human Reproduction di Febbraio 2010 è stata dimostrata la presenza dei recettori per la vitamina D (VDR) nel testicolo umano, nel tratto eiaculatorio e sugli spermatozoi maturi . Inoltre, è stata sottolineata l’importanza della vitamina D sulla sopravvivenza e funzione degli spermatozoi maturi. Infatti, topi che sono privi della vitamina D o del suo recettore presentano meno spermatozoi e una più bassa fertilità.

La metformina è utile nella stimolazione ovarica in donne con sindrome dell'ovaio policistico? No!

La metformina è un farmaco che serve a ridurre la iperinsulinemia, spesso associata a sindrome dell'ovaio policistico. Ci si è chiesti se l'uso della metformina prima o durante la stimolazione ovarica in preparazione alla FIVET o ICSI possa aumentare il tasso di gravidanza e il numero di nati. In una revisione della letteratura pubblicata nella Cochrane nel 2009, l'uso della metformina non si associa in queste pazienti ad un aumento del tasso di gravidanza e di nati vivi a seguito dell'applicazione di tecniche di FIVET ICSI.

Sindrome dell'ovaio policistico: protocolli di stimolazione a confronto

In uno studio pubblicato su Human Reproduction di Marzo 2010, randomizzato, in cui cioè simili popolazioni di pazienti effettuano un ciclo di stimolazione "lungo" (con agonista a partire dal ciclo precedente la stimolazione) o un ciclo "corto" (con antagonista) in modo indipendente dalla scelta del medico, è stato dimostrato che il ciclo con antagonista è associato a un simile tasso di gravidanza, minore incidenza di sindrome di iperstimolazione, minori quantità di farmaci stimolatori utilizzati, e minore durata della stimolazione.

Tuttavia, un altro studio pubblicato nel 2009 in Fert Ster mostra invece che pazienti stimolate con ciclo lungo hanno un tasso di gravidanza significativamente maggiore (36% vs 19,6%).

lunedì 8 marzo 2010

Confronto dei livelli di frammentazione del DNA tra spermatozoi testicolari ed eiaculati

Secondo uno studio prospettico pubblicato questo mese sulla rivista Fertility and Sterility gli spermatozoi prelevati dal testicolo hanno livelli di frammentazione del DNA significativamente ridotti rispetto agli spermatozoi presenti nell’eiaculato. Lo studio è stato condotto su 20 pazienti precedentemente sottoposti ad alte dosi di antiossidanti. Il livello di danno al DNA è risultato tre volte più elevato negli spermatozoi presenti nell’eiaculato rispetto a quelli prelevati direttamente dalla sede testicolare.