giovedì 18 marzo 2010

I danni indotti dal congelamento lento degli ovociti umani sono correlati alla responsività alla stimolazione ovarica.

In uno studio pubblicato su Reprod Biomed Online è stata notato come i danni alle strutture cellulari, che si verificano negli ovociti congelati con il metodo dello slow-freezing, non siano correlati all’età della paziente o al suo indice di massa corporea. Si è osservata, però, una loro correlazione significativa con la risposta dell’ovaio alla stimolazione farmacologica. Le pazienti che hanno una risposta maggiore producono ovociti capaci di preservare meglio le loro caratteristiche dopo scongelamento.

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