domenica 31 gennaio 2010

Metodi per preservare la fertilità femminile di donne con neoplasie.

Una recente review pubblicata sulla rivista British Journal of Obstetrics and Gynaecology fa una disamina interessante delle terapie oncologiche, valutandone l'impatto sulla fertilità femminile. La review, ad accesso libero, riassume anche le diverse metodiche di preservazione della fertilità (congelamento ovocitario, congelamento di tessuto ovarico..).

Valore dell'Assisted Hatching in donne con età inferiore a 38 anni.

Uno studio prospettico e randomizzato appena apparso sulla rivista Fertility and Sterility, ha analizzato il valore dell'Assisted Hatching per embrioni con zona pellucida ispessita in donne con età inferiore a 38 anni. I risultati dello studio dimostrano che l'applicazione della tecnica non migliora il tasso di gravidanza clinica, impianto e nati vivi.

domenica 24 gennaio 2010

La morfologia del primo globulo polare influenza il tasso di impianto e di gravidanza

Secondo uno studio prospettico recentemente apparso sulla rivista Journal of Assisted Reproduction and Genetics, la morfologia del primo globulo polare è correlata alla qualità ovocitaria. Lo studio dimostra, infatti, che il tasso di gravidanza e di impianto sono staticamente più elevati per ovociti fecondati con ICSI con un globulo polare morfologicamente ottimale (62 e 24% rispettivamente), rispetto ad ovociti con globulo polare morfologicamente subottimale (31 e 9% rispettivamente).

giovedì 21 gennaio 2010

Frequenza e tipo di alterazioni cromosomiche negli aborti precoci in seguito a PMA

Secondo uno studio della rivista Fertility and Sterility condotto su 587 aborti spontanei entro la dodicesima settimana di gestazione, il tasso di anomalie cromosomiche è simile nei casi di gravidanza spontanea o ottenuta in seguito a tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Il 52,64% degli aborti del primo trimestre, indipendentemente dal tipo di concepimento, sono riferibili a cause genetiche. La monosomia del cromosoma X è prevalente in seguito ad ICSI, mentre le poliploidie sono maggiormente rappresentate nei casi di gravidanza spontanea.

martedì 12 gennaio 2010

Il test molecolare per la Chlamydia può essere effettuato anche soltanto a livello cervicale

In un recente studio pubblicato a Gennaio 2010 su Fertility & Sterility sono stati comparati vari siti di prelievo per determinare la presenza di Chlamydia, un germe che danneggia le tube.

E' stato osservato che il prelievo dal collo dell'utero (tampone cervicale) è più che sufficiente per determinare la presenza della Chlamydia a livello molecolare.

Infatti il prelievo dalla vagina, l'uretra, la tuba o il cavo del Douglas non aggiunge alcuna informazione in più rispetto al semplice prelievo cervicale.

domenica 10 gennaio 2010

Fattori predittivi di successo nell'inseminazione intrauterina (IUI)

Il numero di Gennaio 2010 della rivista Fertility and Sterility ha dato spazio ad uno studio retrospettivo condotto in Francia su 1038 cicli di Inseminazione Intrauterina (IUI).

L'analisi ha individuato come fattori predittivi per il buon esito della metodica i seguenti aspetti:

a) età della donna <30 anni ed infertilità ovulatoria o cervicale

b) uomo con un numero di spermatozoi motili > o uguale a 5 milioni

d) livello del 17-beta estradiolo il giorno della somministrazione di hCG >500 pg/mL

L'obesità influenza la maturazione epididimaria degli spermatozoi

Uno studio prospettico condotto su 794 pazienti e pubblicato sulla rivista scientifica Fertility and Sterility, ha analizzato la correlazione tra aumentata massa corporea, parametri del liquido seminale e funzionalità di epididimo, prostata e vescichette seminali. Dai risultati si evince che l'obesità ha influenza negativa sulla motilità degli spermatozoi e sulla funzionalità dell'epididimo.

mercoledì 6 gennaio 2010

La proteina della fibrosi cistica è importante per le capacità fecondanti degli spermatozoi ed è correlata alla qualità spermatica.

In uno studio pubblicato su Human Reproduction, è stato analizzato l’effetto dell'espressione spermatozoaria del CFTR (regolatore della conduttanza transmembrana) sulla capacità fecondante degli spermatozoi. Gli spermatozoi sono fecondanti solo quando ci sono livelli normali di CFTR. Gli uomini infertili, infatti, presentano una quantità minore della proteina rispetto a quelli fertili. È stato osservato, inoltre, che alterazioni di CFTR sono correlate a una diminuzione della qualità spermatica.

L’aumento dell’ indice di massa corporea non incide sui parametri seminali ma sugli ormoni riproduttivi.

Una meta-analisi pubblicata su Human Reproduction Update, ha analizzato l’associazione dell’ indice di massa corporea (BMI) con i parametri seminali e gli ormoni riproduttivi. Come parametri seminali sono stati considerati: concentrazione, morfologia, volume del liquido seminale, motilità e conta degli spermatozoi totali mentre come ormoni riproduttivi: testosterone, testosterone libero, estradiolo, FSH, LH, inibina B e l’ormone sessuale che lega le globuline (SHBG). Non è stata trovata nessuna relazione tra parametri seminali e incremento di BMI. C’è una evidente relazione negativa di BMI con testosterone, SHBG e testosterone.

venerdì 1 gennaio 2010

Efficacia dell'isteroscopia nel migliorare il tasso di gravidanza in coppie subfertili

In una review pubblicata nel primo numero del 2010 di Hum Repr Update, si riporta che:
  • la rimozione isteroscopica di polipi endometriali con un diametro medio 16 mm rilevati in ecografia raddoppia il tasso di gravidanza in pazienti che si sottopongono a inseminazione intrauterina;
  • in pazienti con un mioma di meno di 4 cm di diametro, la sua rimozione conferisce un vantaggio marginale rispetto alla non rimozione;
  • la metroplastica isteroscopica produce un minor tasso di gravidanza in pazienti subfertili rispetto a pazienti poliabortive;
  • la rimozione di aderenze intrauterine non è stata studiata in nessuno studio randomizzato:
  • l'isteroscopia effettuata in pazienti con due tentativi falliti di fecondazione in vitro si associa ad un raddoppio del tasso di gravidanza.

L'aggiunta di LH ricombinante alla stimolazione ovarica aumenta il tasso di impianto embrionale

In un lavoro pubblicato a Dicembre 2009 sulla rivista RBM Online, ed eseguito con una buona metodologia, si dimostra che l'aggiunta di LH ricombinante a partire dal giorno 6 della stimolazione ormonale di pazienti di 35-39 anni che si sottopongono a ICSI, aumenta il tasso di impianto embrionale.