domenica 22 maggio 2011

Effetto del BMI sul successo dei trattamenti di stimolazione ovarica ed inseminazione intrauterina

Disfunzioni ovulatorie ed alterazioni ormonali del mezzo follicolare ed endometriale possono influire sulla qualità ovocitaria, sulla possibilità di impianto e sullo sviluppo embrionale precoce sia in gravidanze spontanee che in gravidanze risultanti da trattamenti di fecondazione assistita. Secondo uno studio, riportato sulla rivista Fertility and Sterility, donne obese sottoposte a cicli di stimolazione ovarica con conseguente inseminazione intrauterina hanno una chance di successo paragonabile a quella di donne con normale BMI (indice di massa corporea), in seguito però ad eventuali cambiamenti, in particolare l'utilizzo di alte dosi di farmaco, atti ad ottimizzare la risposta al trattamento. Le pazienti con un BMI elevato, devono però, prima di iniziare qualsiasi trattamento ottimizzare il loro peso per ridurre tutti i rischi, ostetrici e non, associati all'obesità.

lunedì 9 maggio 2011

PMA nelle coppie con maschio HIV positivo: il punto della situazione

Sulla rivista Fertility and Sterility è stata pubblicata una review sistematica sugli studi pubblicati in questi anni sulla Fecondazione in vivo o in vitro in coppie sierodiscordanti per il virus dell'HIV (maschio positivo).
Su 658 lavori analizzati non è stato registrato nessun caso di sieroconversione materna o del bambino dopo trattamento con IUI (tasso di gravidanza per ciclo 18%) o FIVET-ICSI (tasso di gravidanza per ciclo 38,1%).

domenica 1 maggio 2011

I vacuoli influenzano il danno al DNA spermatico?

I vacuoli si riscontrano in quasi tutti gli spermatozoi e sono localizzati principalmente sulla punta o nella regione centrale della testa. Uno studio, pubblicato sulla rivista Human Reproduction, ha dimostrato che in spermatozoi con vacuoli di grandi dimensioni non c'è un’incidenza maggiore di aberrazioni cromosomiche rispetto agli spermatozoi senza vacuoli e che quindi i vacuoli non sono responsabili di danni al DNA spermatico.

La morfometria degli ovociti è associata con l'età della donna

Lo scopo dello studio, pubblicato sulla rivista" Journal of Assisted Reproduction and Genetics", è stato quello di valutare i parametri morfometrici, in particolare diametro citoplasmatico, spessore della zona pellucida e ampiezza dello spazio perivitellino degli ovociti in metafase II, in relazione con la birifrangenza della zona pellucida, la presenza del fuso meiotico e l'età della donna. E' stato dimostrato che lo spessore della zona pellucida e il diametro citoplasmatico diminuiscono linearmente con l'aumentare dell'età della donna.