domenica 22 maggio 2011

Effetto del BMI sul successo dei trattamenti di stimolazione ovarica ed inseminazione intrauterina

Disfunzioni ovulatorie ed alterazioni ormonali del mezzo follicolare ed endometriale possono influire sulla qualità ovocitaria, sulla possibilità di impianto e sullo sviluppo embrionale precoce sia in gravidanze spontanee che in gravidanze risultanti da trattamenti di fecondazione assistita. Secondo uno studio, riportato sulla rivista Fertility and Sterility, donne obese sottoposte a cicli di stimolazione ovarica con conseguente inseminazione intrauterina hanno una chance di successo paragonabile a quella di donne con normale BMI (indice di massa corporea), in seguito però ad eventuali cambiamenti, in particolare l'utilizzo di alte dosi di farmaco, atti ad ottimizzare la risposta al trattamento. Le pazienti con un BMI elevato, devono però, prima di iniziare qualsiasi trattamento ottimizzare il loro peso per ridurre tutti i rischi, ostetrici e non, associati all'obesità.

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