mercoledì 23 febbraio 2011

La fecondazione assistita non è legata ad un aumento del rischio di anomalie citogenetiche nel feto

Secondo uno studio riportato sulla rivista Fertility and Sterility le varie tecniche di fecondazione assistita non provocano un aumento delle possibilità di avere, nel primo trimeste di gravidanza, un feto affetto da anomalie citogenetiche. Non c'è sostanziale differenza tra gravidanze spontanee e gravidanze a seguito di tecniche di fecondazione assistita e, in quest'ultimo caso, tra procedure in vivo (IUI) e in vitro (IVF). Si è inoltre riscontrato che non aumenta la preponderanza per una specifica anomalia.

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