Contiene gli aggiornamenti sulla sterilità, la fecondazione assistita, gravidanza, poliabortività spiegati in termini semplici e comprensibili.
domenica 22 maggio 2011
Effetto del BMI sul successo dei trattamenti di stimolazione ovarica ed inseminazione intrauterina
lunedì 9 maggio 2011
PMA nelle coppie con maschio HIV positivo: il punto della situazione
Su 658 lavori analizzati non è stato registrato nessun caso di sieroconversione materna o del bambino dopo trattamento con IUI (tasso di gravidanza per ciclo 18%) o FIVET-ICSI (tasso di gravidanza per ciclo 38,1%).
domenica 1 maggio 2011
I vacuoli influenzano il danno al DNA spermatico?
I vacuoli si riscontrano in quasi tutti gli spermatozoi e sono localizzati principalmente sulla punta o nella regione centrale della testa. Uno studio, pubblicato sulla rivista Human Reproduction, ha dimostrato che in spermatozoi con vacuoli di grandi dimensioni non c'è un’incidenza maggiore di aberrazioni cromosomiche rispetto agli spermatozoi senza vacuoli e che quindi i vacuoli non sono responsabili di danni al DNA spermatico.
La morfometria degli ovociti è associata con l'età della donna
martedì 26 aprile 2011
Polimorfismi del metabolismo dei folati ed esito della IVF
Birifrangenza e frammentazione del DNA spermatozoario
martedì 19 aprile 2011
Coenzima Q10 e stress ossidativo
L'obesità materna influenza la possibilità di allattamento al seno
L'obesità materna in gravidanza è stata associata a una più bassa possibilità di iniziare l'allattamento al seno. Uno studio condotto dall’University of North Carolina hospitals da gennaio 2001 a giugno 2005 su 688 donne seguite dall'inizio della gravidanza fino a tre mesi dopo il parto, ha dimostrato che, donne con BMI (indice di massa corporea) maggiore di 26 kg/m2 hanno un rischio quattro volte maggiore rispetto alle donne con BMI normale di non iniziare l'allattamento dal seno. Questa relazione invece, contrariamente a quanto si pensa, non è influenzata dai fattori psicologici tipici della gravidanza, quali stress, depressione e ansia.
domenica 17 aprile 2011
Come preservare la fertilità nei ragazzi in età prepuberale?
Sulla rivista Human Reproduction è stato pubblicato uno studio condotto da The Catholic University of Louvain per un periodo di cinque anni da maggio 2005 su sessantadue ragazzi in età prepuberale. Un metodo efficace ed eticamente consentito per preservare la fertilità in caso ci si debba sottoporre a trattamenti, tra cui la chemioterapia, che la compromettano, è la crioconservazione del tessuto testicolare immaturo che consente di conservare le cellule staminali spermatogoniali. I campioni crioconservati mostrano il normale potenziale riproduttivo.
Il fumo di sigaretta influisce negativamente sulla qualità degli ovociti
Nella donna il fumo di sigaretta è di solito associato con un basso tasso di fecondazione e di gravidanza e provoca un ispessimento della zona pellucida, una compromissione della funzionalità dell'ovidutto e un aumento del tasso di aborti. Sulla rivista Human Reproduction è stato pubblicato uno studio effettuato su topi sottoposti per dodici settimane al fumo di sigaretta. Dopo questo periodo i topi sviluppano un danno al tessuto alveolare a causa della distruzione del tessuto parenchimale del polmone. Si è visto che il numero degli ovociti recuperati in topi esposti al fumo di sigaretta è uguale a quello di topi sani, ma il fumo ha un effetto deleterio sulla qualità ovocitaria provocando anomalie a livello dei cromosomi e del fuso meiotico, anche se gli ovociti sono rimossi dall'ovaio e coltivati in vitro.
martedì 12 aprile 2011
La valutazione morfologica embrionaria è il miglior parametro progonostico
Lo studio ha infatti confrontato:
1) valutazione morfologica al day 2;
2) valutazione morfologica dei pronuclei al day 1;
3) valutazione della presenza/assenza dei nuclei nei blastomeri al day 2.
Le valutazioni 2) e 3) non portano valore aggiunto alla classificazione morfologica embrionaria al day 2 in termini di prognosi del tasso di impianto.
venerdì 1 aprile 2011
Anticorpi anti-spermatozoo ed esito delle fecondazioni assistite
Endometriomi e qualità dell'embrione
martedì 29 marzo 2011
AMH nelle ragazze nate piccole per età gestazionale (SGA)
La vita fetale è una fase critica per lo sviluppo d’importanti sistemi organici, incluse le gonadi. Già a venti settimane di gestazione nell'ovaio è raggiunto il numero massimo di follicoli primordiali. L'ormone antimulleriano (AMH) è un marker della riserva di follicoli. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Human Reproduction nelle bambine nate piccole per età gestazionale (SGA) i livelli di AMH sono simili a quelli delle ragazze nate sane, cosa che indica che il pool di follicoli primordiali non è compromesso da questa situazione. Inoltre, si è visto che, il trattamento con l'ormone della crescita (GH) non ha effetti sui livelli di AMH di queste ragazze.