Contiene gli aggiornamenti sulla sterilità, la fecondazione assistita, gravidanza, poliabortività spiegati in termini semplici e comprensibili.
sabato 22 gennaio 2011
L'obesità femminile dimuisce i successi di IVF e aumenta il tasso di aborto
La corretta alimentazione è necessaria per la salute delle persone ed anche la fertilità ne risente. É stato dimostrato, infatti, da uno studio condotto su oltre 45000 cicli di IVF, che l'aumento dell'indice di massa corporea della donna è inversamente proporzionale al tasso di successo delle tecniche di fecondazione in vitro, diminuendo la qualità ovocitaria. Inoltre, anche se la tecnica ha successo, l'obesità femminile aumenta significativamente i tassi di aborto.
Isterosalpingografia e laparoscopia: uguale capacità predittiva per una gravidanza
La letteratura del settore della riproduzione umana è molto dibattuta su quale tecnica, tra l'isterosalpingografia (HSG) e la laparoscopia, predica meglio le chances di gravidanza naturale che ha una donna. Un recente studio olandese condotto su oltre 3000 pazienti ha dimostrato che le due tecniche sono comparabili per quanto riguarda la loro capacità predittiva di gravidanza. Verificando, infatti le patologie tubariche tramite queste tecniche, i tassi di gravidanza nelle donne affette diminuiscono in ugual modo sia se questi sono stati rilevati tramite HSG che con laparoscopia.
giovedì 20 gennaio 2011
Caratteristiche principali degli spermatozoi vacuolati
Secondo uno studio riportato sulla rivista Human Reproduction gli spermatozoi caratterizzati da grossi vacuoli hanno un impatto negativo sullo sviluppo embrionale. I vacuoli, se presenti, si localizzano prevalentemente nella regione anteriore e mediana della testa degli spermatozoi, i quali, messi a confronto con spermatozoi normali, presentano: acrosomi anormali o assenti, condensazione della cromatina nucleare alterata, aumento delle anomalie cromosomiche (aploidie e diploidie), ma un tasso di frammentazione simile. Si può quindi suggerire una compromissione globale dei processi spermatogenetici come origine comune delle alterazioni morfologiche degli spermatozoi.
Gli ovociti sono in grado di riparare al danno al DNA degli spermatozoi
La frammentazione del DNA degli spermatozoi è uno dei fattori che influisce sulla sterilità maschile. Secondo uno studio riportato su Fertility and Sterility la frammentazione diminuisce significativamente in seguito al trattamento del seme con swim-up e risulta essere minore in campioni freschi,appena prelevati, piuttosto che congelati. Le possibilità di instaurare una gravidanza, in caso di frammentazione del DNA spermatozoario, non dipendono esclusivamente dal grado di frammentazione ma anche dalla qualità degli ovociti utilizzati, i quali, se di ottima qualità, sono in grado di riparare al danno del DNA degli spermatozoi.
lunedì 17 gennaio 2011
La morfologia degli ovociti non predice l'esito della Fecondazione Assistita
Un recente lavoro pubblicato sulla rivista Human Reproduction Update, ha raccolto tutti i dati scientifici degli ultimi anni per vedere se qualche caratteristica morfologica ovocitaria potesse predirre i risultati della Fecondazione Assistita.
Le caratteristiche prese in esame sono state:
- dimensione dell'ovocita;
- dimensione del primo globulo polare;
- zona pellucida;
- citoplasma granulare;
- fuso meiotico (osservato con il polscopio);
- vacuoli;
- complesso ovocita-cumolo ooforo;
- resistenza della membrana all'entrata del microago durante la ICSI;
- spazio perivitellino.
Nessuna di queste caratteristiche è stata proposta a livello unanime come fattore predittivo dell'esito della Fecondazione Assitita.
Le caratteristiche prese in esame sono state:
- dimensione dell'ovocita;
- dimensione del primo globulo polare;
- zona pellucida;
- citoplasma granulare;
- fuso meiotico (osservato con il polscopio);
- vacuoli;
- complesso ovocita-cumolo ooforo;
- resistenza della membrana all'entrata del microago durante la ICSI;
- spazio perivitellino.
Nessuna di queste caratteristiche è stata proposta a livello unanime come fattore predittivo dell'esito della Fecondazione Assitita.
giovedì 2 dicembre 2010
La fecondazione in vitro non aumenta il rischio di aneuploidie cromosomiche
Una delle maggiori preoccupazioni dei trattamenti di fecondazione in vitro è se la manipolazione degli ovociti e degli embrioni possa portare a sbilanciamenti cromosomici. Un recentissimo studio fatto su 406 aborti avvenuti nel primo timestre di gravidanza conferma che non vi è un aumentato rischio statistico di aneuploidie cromosomiche negli embrioni in provetta rispetto a quelli concepiti naturalmente. Vi è un aumentato tasso di aneuploidie solo in embrioni provenienti da ICSI per fattore maschile, il che fa supporre che lo sbilanciamento cromosomico derivi da un rischio parentale piuttosto che dalle procedure tecniche di fertilizzazione.
Marcatori di spermatogenesi nelle azoospermie: funzionano?
Moltissimi gruppi di ricerca lavorano sulla scoperta di un metodo per determinare la presenza di spermatozoi nel testicolo in pazienti azoospermici senza ricorrere all'operazione chirurgica. Una recente metanalisi ha analizzato se i livelli sierici e seminali dell'inibina-B e dell'ormone anti-Mülleriano (AMH) predicano accuratamente la spermatogenesi, però il risultato è che la sensibilità di questi test rimane bassa.
Purtroppo, ad oggi l'unico metodo sicuro per determinare la produzione di spermatozoi rimane la biopsia testicolare o l'agoaspirato epididimario.
Purtroppo, ad oggi l'unico metodo sicuro per determinare la produzione di spermatozoi rimane la biopsia testicolare o l'agoaspirato epididimario.
Relazione tra HIV e parametri seminali
Secondo uno studio, condotto su una decade di lavaggi su liquido seminale per valutare gli effetti dell' HIV sui parametri seminali e la possibilità di contagio del virus attraverso l' inseminazione, non vi è una differenza significativa per quanto riguarda i vari parametri tra campioni in cui viene rilevata una certa carica virale (VL) e campioni in cui invece non risulta essere presente. Infatti, in pazienti, sottoposti a cicli di IUI(inseminazione intrauterina), trattati con terapia antiretrovirale (HAART) e in cui la carica virale non è osservabile si è visto che il virus dell'HIV è presente sia nel campione fresco che nel campione che ha subìto il lavaggio.
martedì 30 novembre 2010
Stimolazione ovarica e rischio di aneuploidie
Un recente studio retrospettivo pubblicato su Human Reproduction Update afferma che, al contrario di quanto dimostrato sugli animali, l'incidenza di aneuploidie nell'embrione non risulta essere più alta nelle pazienti che presentano gravidanze in seguito a stimolazione ovarica con FSH (ormone follicolo stimolante) rispetto a quelle con gravidanze spontanee. Questo suggerisce che l'esposizione ad FSH esogeno non aumenta il rischio di aneuploidie.
domenica 7 novembre 2010
Indice di massa corporea e parametri seminali
Una recente meta-analisi pubblicata su Human Reproduction Update afferma che non ci sono, allo stato attuale, evidenze che l'indice di massa corporea (BMI) influenzi i parametri del liquido seminale, al contrario di quello che si supponeva. Il BMI è stato, però, visto responsabile della diminuzione dei livelli di alcuni ormoni sessuali, tra cui il testosterone.
Ormone anti-Mülleriano e esito della fecondazione in vitro
Negli ultimi tempi è emerso come test di riserva ovarica il dosaggio dell'ormone anti-Mülleriano (AMH) e molti studi ne confermano la sua utilità ed affidabilità. Sicuramente questo test è molto sensibile nel rilevare la quantità di ovociti che una donna è in grado di produrre, ma è in grado di predire l'esito di un ciclo di IVF?
Un recente studio americano ha cercato di rispondere a questa domanda e gli autori affermano che il test predice molto bene i tassi di gravidanza in donne tra i 34 e i 41 anni, mentre non sembra così specifico in donne al di fuori di queste età.
Un recente studio americano ha cercato di rispondere a questa domanda e gli autori affermano che il test predice molto bene i tassi di gravidanza in donne tra i 34 e i 41 anni, mentre non sembra così specifico in donne al di fuori di queste età.
giovedì 4 novembre 2010
Strategie per prevenire la contaminazione durante la conservazione degli ovociti umani
La crioconservazione delle cellule animali e dei tessuti viene tradizionalmente effettuata con azoto liquido (LN). Questa procedura può però provocare contaminazione del campione da parte di agenti patogeni e microbiologici. Lo stesso LN è considerato una potenziale fonte di contaminazione soprattutto se viene a diretto contatto con il campione. Da uno studio effettuato a Valencia e pubblicato sulla rivista Fertility and Sterility è stato dimostrato che l'utilizzo di azoto nella fase gassosa permette la conservazione di ovociti vitrificati, mantenendo il loro potenziale di sviluppo in embrioni competenti, nello stesso modo dell' azoto liquido. L'unica differenza è che con l'azoto in fase gassosa si diminuiscono le possibilità di contaminazione dei campioni in quanto la densità di agenti inquinanti nella fase gassosa è più bassa rispetto a quella nella fase liquida.
martedì 2 novembre 2010
Fattori che influenzano il successo della ICSI in caso di azoospermia ostruttiva
Da uno studio retrospettivo, pubblicato su Fertility and Sterility e condotto su una popolazione di uomini con azoospermia ostruttiva e normale spermatogenesi è risultato che l'origine degli spermatozoi (epididimali o testicolari) utilizzati e la causa dell'ostruzione (assenza bilaterale congenita dei vasi deferenti o altri tipi di ostruzione) non incidono in termini di fecondazione, gravidanza e aborti spontanei sul successo della ICSI.
giovedì 28 ottobre 2010
La classificazione morfologica embrionale non predice la qualità delle blastocisti
Da uno studio prospettico condotto su quasi 3000 embrioni e pubblicato su RBM Online, sembra che la classificazione morfologica dell'embrione al secondo e terzo giorno dal pick-up non fornisce informazioni aggiuntive per indicare la migliore blastocisti da trasferire al quinto giorno.
Lo swelling test predice il grado di frammentazione del DNA degli spermatozoi
Secondo uno studio australiano già presentato al congresso Europeo di Medicina della Riproduzione che si è tenuto a Roma e ora pubblicato sulla rivista RBM Online, lo swelling test riesce ad identificare spermatozoi con minima frammentazione del DNA.
Lo swelling test è un test non invasivo che può essere applicato su spermatozoi che poi possono essere utilizzati per la tecnica ICSI. Se questi dati verranno confermati da altri studi potrebbe rendersi possibile una selezione in vivo di spermatozoi non frammentati.
Lo swelling test è un test non invasivo che può essere applicato su spermatozoi che poi possono essere utilizzati per la tecnica ICSI. Se questi dati verranno confermati da altri studi potrebbe rendersi possibile una selezione in vivo di spermatozoi non frammentati.
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