mercoledì 23 febbraio 2011

I recettori per le gonadotropine svolgono un ruolo importante sul sistema riproduttivo femminile

I recettori per le gonadotropine (GnRH) sono presenti in una varietà di tessuti sia normali che tumorali del sistema riproduttivo femminile (ovaio, cellule della granulosa, follicoli di graaf, endometrio). Questi recettori agiscono come regolatori del processo di sintesi dell' HCG e dell'impianto dell'embrione nella cavità uterina e svolgono un ruolo chiave nel blocco della proliferazione cellulare e nel processo di apoptosi. Gli agonisti del GnRH vengono utilizzati per il trattamento del cancro e per la protezione dell'ovaio durante i trattamenti chemioterapici.

La fecondazione assistita non è legata ad un aumento del rischio di anomalie citogenetiche nel feto

Secondo uno studio riportato sulla rivista Fertility and Sterility le varie tecniche di fecondazione assistita non provocano un aumento delle possibilità di avere, nel primo trimeste di gravidanza, un feto affetto da anomalie citogenetiche. Non c'è sostanziale differenza tra gravidanze spontanee e gravidanze a seguito di tecniche di fecondazione assistita e, in quest'ultimo caso, tra procedure in vivo (IUI) e in vitro (IVF). Si è inoltre riscontrato che non aumenta la preponderanza per una specifica anomalia.

martedì 22 febbraio 2011

La celiachia non provoca infertilità maschile

Sebbene alcune linee di ricerca sostengano che la celiachia possa essere una causa di infertilità maschile, un recente studio svedese su quasi 40.000 pazienti ha dimostrato il contrario. Il gruppo che dalla biopsia intestinale risultava affetto da celiachia, infatti, non presenta differenze significative in termini di fertilità rispetto al gruppo di controllo, correggendo i risultati per età e fattori di rischio di infertilità.

Esposizione prenatale al fumo: gli effetti

É ormai noto che il fumo durante la gravidanza è un fattore di rischio per il bambino di ridotta qualità seminale. In aggiunta a questo, si è visto con uno studio condotto su oltre 3000 pazienti che l'esposizione al fumo nel periodo prenatale provocherebbe una pubertà precoce, altezza minore in età adulta, indice di massa corporea più alto, ridotto volume e funzionalità testicolare a causa di un aumento del testosterone libero. Uomini, invece, fumatori che però non sono stati esposti al fumo in età prenatale presentano un aumento del testosterone totale, ma quello libero è simile ai non fumatori.

domenica 20 febbraio 2011

Embrione allo stadio di blastocisti ed aneuploidie

Sulla rivista Fertility and Sterility è stato riportato un articolo sulle aneuploidie cromosomiche dell'embrione, molto frequenti, allo stadio di blastocisti. A questo stadio l'aneuploidia è correlata, anche se in maniera debole, con la morfologia e la sola analisi morfologica non può essere sufficiente per assicurare il trasferimento di embrioni normali dal punto di vista cromosomico perciò sono necessarie tecniche più invasive. Tutti i cromosomi possono essere affetti da aneuploidie, ma, in particolar modo, il cromosoma 21, le cui anomalie aumentano poi con l'aumentare dell'età materna. Il tipo di aneuploidia è infine correlato con la classificazione della blastocisti.

giovedì 17 febbraio 2011

La presenza di endometrioma non influisce sul numero di ovociti recuperati dall'ovaio

Circa 1/3 delle donne con endometriosi sono affette da endometrioma ovarico. In seguito ad uno studio riportato sulla rivista Fertility and Sterility si consiglia di intraprendere un trattamento di fecondazione assistita senza previa eliminazione dell'endometrioma, a meno che non sia troppo grande, in quanto la sua asportazione potrebbe essere deleteria per la funzione ovarica e perchè il numero di ovociti recuperati in presenza o assenza di endometrioma è simile.

sabato 22 gennaio 2011

L'obesità femminile dimuisce i successi di IVF e aumenta il tasso di aborto

La corretta alimentazione è necessaria per la salute delle persone ed anche la fertilità ne risente. É stato dimostrato, infatti, da uno studio condotto su oltre 45000 cicli di IVF, che l'aumento dell'indice di massa corporea della donna è inversamente proporzionale al tasso di successo delle tecniche di fecondazione in vitro, diminuendo la qualità ovocitaria. Inoltre, anche se la tecnica ha successo, l'obesità femminile aumenta significativamente i tassi di aborto.

Isterosalpingografia e laparoscopia: uguale capacità predittiva per una gravidanza

La letteratura del settore della riproduzione umana è molto dibattuta su quale tecnica, tra l'isterosalpingografia (HSG) e la laparoscopia, predica meglio le chances di gravidanza naturale che ha una donna. Un recente studio olandese condotto su oltre 3000 pazienti ha dimostrato che le due tecniche sono comparabili per quanto riguarda la loro capacità predittiva di gravidanza. Verificando, infatti le patologie tubariche tramite queste tecniche, i tassi di gravidanza nelle donne affette diminuiscono in ugual modo sia se questi sono stati rilevati tramite HSG che con laparoscopia.

giovedì 20 gennaio 2011

Caratteristiche principali degli spermatozoi vacuolati

Secondo uno studio riportato sulla rivista Human Reproduction gli spermatozoi caratterizzati da grossi vacuoli hanno un impatto negativo sullo sviluppo embrionale. I vacuoli, se presenti, si localizzano prevalentemente nella regione anteriore e mediana della testa degli spermatozoi, i quali, messi a confronto con spermatozoi normali, presentano: acrosomi anormali o assenti, condensazione della cromatina nucleare alterata, aumento delle anomalie cromosomiche (aploidie e diploidie), ma un tasso di frammentazione simile. Si può quindi suggerire una compromissione globale dei processi spermatogenetici come origine comune delle alterazioni morfologiche degli spermatozoi.

Gli ovociti sono in grado di riparare al danno al DNA degli spermatozoi

La frammentazione del DNA degli spermatozoi è uno dei fattori che influisce sulla sterilità maschile. Secondo uno studio riportato su Fertility and Sterility la frammentazione diminuisce significativamente in seguito al trattamento del seme con swim-up e risulta essere minore in campioni freschi,appena prelevati, piuttosto che congelati. Le possibilità di instaurare una gravidanza, in caso di frammentazione del DNA spermatozoario, non dipendono esclusivamente dal grado di frammentazione ma anche dalla qualità degli ovociti utilizzati, i quali, se di ottima qualità, sono in grado di riparare al danno del DNA degli spermatozoi.

lunedì 17 gennaio 2011

La morfologia degli ovociti non predice l'esito della Fecondazione Assistita

Un recente lavoro pubblicato sulla rivista Human Reproduction Update, ha raccolto tutti i dati scientifici degli ultimi anni per vedere se qualche caratteristica morfologica ovocitaria potesse predirre i risultati della Fecondazione Assistita.
Le caratteristiche prese in esame sono state:
- dimensione dell'ovocita;
- dimensione del primo globulo polare;
- zona pellucida;
- citoplasma granulare;
- fuso meiotico (osservato con il polscopio);
- vacuoli;
- complesso ovocita-cumolo ooforo;
- resistenza della membrana all'entrata del microago durante la ICSI;
- spazio perivitellino.

Nessuna di queste caratteristiche è stata proposta a livello unanime come fattore predittivo dell'esito della Fecondazione Assitita.

giovedì 2 dicembre 2010

La fecondazione in vitro non aumenta il rischio di aneuploidie cromosomiche

Una delle maggiori preoccupazioni dei trattamenti di fecondazione in vitro è se la manipolazione degli ovociti e degli embrioni possa portare a sbilanciamenti cromosomici. Un recentissimo studio fatto su 406 aborti avvenuti nel primo timestre di gravidanza conferma che non vi è un aumentato rischio statistico di aneuploidie cromosomiche negli embrioni in provetta rispetto a quelli concepiti naturalmente. Vi è un aumentato tasso di aneuploidie solo in embrioni provenienti da ICSI per fattore maschile, il che fa supporre che lo sbilanciamento cromosomico derivi da un rischio parentale piuttosto che dalle procedure tecniche di fertilizzazione.

Marcatori di spermatogenesi nelle azoospermie: funzionano?

Moltissimi gruppi di ricerca lavorano sulla scoperta di un metodo per determinare la presenza di spermatozoi nel testicolo in pazienti azoospermici senza ricorrere all'operazione chirurgica. Una recente metanalisi ha analizzato se i livelli sierici e seminali dell'inibina-B e dell'ormone anti-Mülleriano (AMH) predicano accuratamente la spermatogenesi, però il risultato è che la sensibilità di questi test rimane bassa.
Purtroppo, ad oggi l'unico metodo sicuro per determinare la produzione di spermatozoi rimane la biopsia testicolare o l'agoaspirato epididimario.

Relazione tra HIV e parametri seminali

Secondo uno studio, condotto su una decade di lavaggi su liquido seminale per valutare gli effetti dell' HIV sui parametri seminali e la possibilità di contagio del virus attraverso l' inseminazione, non vi è una differenza significativa per quanto riguarda i vari parametri tra campioni in cui viene rilevata una certa carica virale (VL) e campioni in cui invece non risulta essere presente. Infatti, in pazienti, sottoposti a cicli di IUI(inseminazione intrauterina), trattati con terapia antiretrovirale (HAART) e in cui la carica virale non è osservabile si è visto che il virus dell'HIV è presente sia nel campione fresco che nel campione che ha subìto il lavaggio.

martedì 30 novembre 2010

Stimolazione ovarica e rischio di aneuploidie

Un recente studio retrospettivo pubblicato su Human Reproduction Update afferma che, al contrario di quanto dimostrato sugli animali, l'incidenza di aneuploidie nell'embrione non risulta essere più alta nelle pazienti che presentano gravidanze in seguito a stimolazione ovarica con FSH (ormone follicolo stimolante) rispetto a quelle con gravidanze spontanee. Questo suggerisce che l'esposizione ad FSH esogeno non aumenta il rischio di aneuploidie.