sabato 5 settembre 2009

Influenza suina A H1N1 e gravidanza

Le autorità statunitensi hanno individuato le donne in gravidanza come una delle prime popolazioni da vaccinare contro il virus dell'influenza suina H1N1.

Che cosa è l'inflenza A H1N1 ?

In Aprile 2009, un nuovo virus influenzale A (H1N1) virus è stato provato essere la causa di malattia influenzale in due bambini negli Stati Uniti e ha causato problemi respiratori in Messico. Questo virus è stato trasmesso in poche settimane negli USA e l'11 giugno 2009, la Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo stato di pandemia, con diffusione del virus in molte aree del mondo.
La trasmissione persisterà e si diffonderà maggiormente nell'emisfero nord in autunno e inverno. In contrasto con l'influenza stagionale, l'attuale evidenza indica un relativamente basso rischio di casi di malattia severa nelle persone anziane e il maggior tasso di ospedalizzazioni si osserva in persone con meno di 65 anni.

Come si manifesta ?

In modo analogo all'influenza stagionale. Pertanto occorrono test specifici per distinguere l'influenza A H1N1 da quella stagionale.

La vaccinazione per l'influenza A H1N1 (suina)

La vaccinazione è il metodo più efficace per prevenire la malattia e le sue complicanze. Tuttavia, il vaccino contro l'influenza stagionale non protegge contro l'influenza suina.
Vaccini specifici monovalenti contro l'H1N1 sono in corso di preparazione e saranno autorizzati negli USA a partire da metà Ottobre 2009.
Tuttavia è probabile che il vaccino non sarà disponibile per la vaccinazione di massa, pertanto le autorità statunitensi raccomandano una iniziale vaccinazione per specifici gruppi di pazienti, particolarmente a rischio:

-donne in gravidanza
-persone che vivono con con bambini di meno di 6 mesi
-personale sanitario a contatto con soggetti potenzialmente infetti
-bimbi di età compresa tra 6 mesi e 4 anni
-bimbi, adolescenti o persone di età compresa tra i 25 e i 64 anni, con patologie che li pongono a rischio di complicanze severe (malattie cardiache, polmonari o epatiche croniche, immunosoppressione, cancro, gravidanza, obesità in alcune casistiche)

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