lunedì 14 giugno 2010

Identificazione non invasiva della spermatogenesi in pazienti con azoospermia non ostruttiva

Il caso. L’azoospermia non ostruttiva, ossia l’assenza di spermatozoi nell’eiaculato dovuta ad un’alterazione della spermatogenesi, è una condizione che interessa circa il 10% degli uomini infertili. Alcuni di questi, però, hanno comunque un basso numero di spermatozoi nei testicoli che possono essere estratti chirurgicamente e usati per fecondazione in vitro, ma il modo fino ad oggi più sicuro per determinare se c’è spermatogenesi è la biopsia testicolare, sottoponendo a stress e traumi il paziente.
Lo studio. È uno studio diagnostico ex vivo pubblicato sulla rivista Human Reproduction e svolto nel Dipartimento di Urologia dell’Università di San Francisco.
Quesito dello studio. Lo studio vuole ricercare una nuova tecnica non invasiva per determinare la presenza di spermatogenesi nei pazienti azoospermici.
Metodi. Patients. 27 uomini che si sono sottoposti a biopsia testicolare per la valutazione diagnostica di azoospermia o per vasectomia.
Interventions. I tessuti bioptici sono stati analizzati istologicamente e in seguito è stata effettuata una spettroscopia a risonanza magnetica di idrogeno (1H-MRS) dei tessuti per valutarne differenze nel metabolismo.
Comparisons. I pazienti sono stati suddivisi in 3 gruppi dopo analisi istologica: 9 pazienti con spermatogenesi normale, 9 con arresto della maturazione (5 precoce e 4 tarda) e 9 con Sindrome a Sole Cellule del Sertoli (SCOS).
Outcomes. Paragone degli spettri di assorbimento di 19 diversi metaboliti per valutare differenze nelle varie condizioni di spermatogenesi.
Risultati. Di tutti i 19 metaboliti analizzati solo la fosfocolina e la taurina hanno presentato differenze significative ma solo tra i tessuti con spermatogenesi normale e quelli con SCOS, mentre quelli con arresto della maturazione presentavano valori intermedi. Inoltre, è stato visto che il pattern metabolico dei tessuti con arresto tardo della maturazione si avvicinava a quello proprio della spermatogenesi normale, indicando che fosfocolina e taurina possano essere marcatori del livello di spermatogenesi.
Conclusioni. I risultati di questo lavoro danno la base per l’allestimento di tecniche non invasive per valutare la spermatogenesi in pazienti affetti da azoospermia non ostruttiva, eliminando potenzialmente i disagi a cui vanno incontro questi pazienti dopo biopsie. Ulteriori studi sono necessari per la valutazione di questa tecnica in vivo, ma comunque si dimostra che può essere definita una specifica “firma metabolica” per almeno due diverse istologie testicolari (normale e SCOS).

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