giovedì 3 giugno 2010

Il successo dell’ICSI in casi di azoospermia ostruttiva.

1.Il caso: L’ azoospermia ostruttiva (OA) è determinata dall’assenza o dall’ostruzione delle vie seminali. Gli individui che soffrono di assenza congenita dei vasi deferenti e quelli che presentano fallimenti nella ricostruzione chirurgica, hanno come unica possibilità di ottenere una gravidanza l’ICSI con recupero chirurgico degli spermatozoi dal testicolo (PESA) o dall’epididimo (MESA).
È presente, però, in letteratura un quadro piuttosto discordante sulla fonte di spermatozoi (testicolari o epididimali) e il successo dell’ICSI in casi di OA. Alcuni lavori riportano un’alta incidenza di danni al DNA e di aborti quando sono usati spermatozoi testicolari, suggerendo che i gameti maschili possano influenzare la capacità di sviluppo embrionale. In altri studi è, invece, riportata un’alta percentuale di fallimento dello sviluppo embrionale dopo ICSI con spermatozoi epididimali rispetto a quella con spermatozoi testicolari.
2. Lo studio: è un case-control, pubblicato su Fertility and Sterility e nato dalla collaborazione di quattro centri accademici di diversi stati. Il primo autore ha diverse pubblicazioni anche su riviste come Fertility e Human Repr.
3. Quesito del lavoro: analizzare il successo dell’ICSI in relazione al sito di recupero spermatico (testicolo o epididimo) e alla causa di azoospermia ostruttiva ,in pazienti con normale spermatogenesi.
4. Importanza dello studio: è uno studio che analizza più di 1,100 cicli di ICSI. La più recente pubblicazione, presente in letteratura, riporta 171 cicli di ICSI per pazienti con OA.
5. Metodi: patient(s): 1,121 uomini con OA che sono stati sottoposti a recupero chirurgico degli spermatozoi per ICSI nel periodo compreso tra 1994-2006. E’ stato fatto un esame preliminare consistente nella valutazione del volume testicolare e nell’analisi ormonale (FSH,LH, T). L’azoospermia è stata diagnosticata dall’assenza di spermatozoi dopo centrifugazione (2000 g per 10’). Età media: 39 anni. Intervention(s): i pazienti sono stati raggruppati a seconda dell’origine degli spermatozoi in: epididimali (n=331) o testicolari (n=790). Essi sono stati classificati ulteriormente in due sottogruppi in relazione alle cause di ostruzione: assenza congenita dei vasi deferenti (CBAVD, n=434), e altre cause di ostruzione (n=687). Outcome(s): percentuale di fecondazione, gravidanza clinica e aborti spontanei.
6. Risultati: su 1,121 pazienti che si sono sottoposti a ICSI,sono stati fatti 790 cicli con spermatozoi testicolari e 331 con spermatozoi epididimali.
Considerando l’origine spermatica, nei due gruppi non ci sono differenze significative nella percentuale di fecondazione (68% per spermatozoi testicolari e 64% per quelli epididimali), percentuale di impianto (19.93% spermatozoi testicolari e 20.77% spermatozoi epididimali), percentuale di gravidanza clinica/ciclo (43%spermatozoi testicolari e 42% spermatozoi epididimali), percentule di aborto intorno al 20% per entrambi. Percentuale di fecondazione, di gravidanza clinica e di aborto sono simili anche nei pazienti con CBAVD e in quelli con altre cause di ostruzione.
Conclusioni: La fonte di spermatozoi usati per ICSI in casi di azoospermia ostruttiva e la causa dell’ostruzione non influenzano in termini di percentuale di fecondazione, gravidanza e aborto.

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