venerdì 18 giugno 2010

Il valore dello spermiogramma nelle coppie subfertili

1. Caso: la valutazione del liquido seminale secondo la classificazione fornita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), non permette di definire la fertilità di un individuo né di distinguere, all’interno di una popolazione subfertile, gli uomini in grado di ottenere spontaneamente un concepimento.
2. Lo studio: è uno studio pubblicato su Fertility and Sterility, osservazionale prospettico multicentrico, che valuta la capacità di concepimento spontaneo entro 12 mesi, di una popolazione subfertile cui viene effettuato inizialmente uno spermiogramma di controllo. Lo studio ha lo scopo di individuare una funzione matematica che riesca ad esprimere la probabilità di ottenere un concepimento spontaneo sulla base delle caratteristiche principali del liquido seminale (concentrazione, motilità, morfologia e volume).
3. Metodi: Patient(s): 3345 coppie subfertili. Intervention(s): analisi del liquido seminale secondo l’OMS. Valutazione della riserva ovarica, della pervietà tubarica e della presenza di endometriosi della partner femminile. Indirizzamento delle coppie (secondo un modello prognostico precedentemente sviluppato basato su fattori femminili e maschili) verso a) un trattamento di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) in caso di cattiva prognosi b) nessun trattamento in caso di buona prognosi. Comparison(s): osservazione delle coppie non indirizzate a trattamento o indirizzate (fino al momento in cui il trattamento inizia) e registrazione delle gravidanze cliniche spontanee ottenute. Outcome(s): una funzione in grado di esprimere la probabilità di concepimento spontaneo in base alle caratteristiche del liquido seminale
4. Risultati:
a) Il 21% delle coppie in osservazione ha ottenuto una gravidanza clinica spontanea.
b) Dei 3345 campioni di liquido seminale, il 41% rientra nella classificazione di normozoospermia secondo l’OMS ed il 59% risulta patologico per uno o più parametri. Il 24% delle coppie con normozoospermia ha ottenuto una gravidanza clinica spontanea contro un 23% di coppie con liquido seminale patologico. Nell’osservazione delle varie alterazioni del liquido seminale, solo una severa oligoastenoteratozoospermia è risultata significativamente meno rappresentata nelle coppie in gravidanza (12%) rispetto alla condizione di normozoospermia.
c) Secondo l’analisi dei dati in questo studio le possibilità di concepimento diminuiscono per:
concentrazione <40 milioni di spermatozoi per mL;
morfologia <20%;
numero totale di spermatozoi <200 milioni.
d) L’analisi multivariata delle caratteristiche del liquido seminale, sulla base di questi risultati, riesce ad indicare ad un individuo subfertile una probabilità di concepimento spontaneo entro 12 mesi che va dal 7% al 41%.
5. Conclusioni: lo studio dimostra che la classificazione secondo l’OMS non è informativa circa la probabilità di concepimento di una popolazione subfertile. L’approccio proposto da questo studio, in cui volume, concentrazione, motilità e morfologia vengono valutati insieme sulla base di un modello matematico, riesce a fornire maggiori informazioni sulla capacità di concepimento spontaneo di un uomo con determinati parametri seminali. L’informazione ottenuta resta limitata alla variabilità del liquido seminale di ogni soggetto e, nella ricerca di un figlio, alle caratteristiche della partner femminile. Tuttavia questo studio getta le basi per una valutazione dello spermiogramma diversa dalla normale classificazione normale/patologico che può risultare maggiormente informativa per la coppia ed il clinico.

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