martedì 27 aprile 2010

Bassa risposta ovarica: IUI o fecondazione in "provetta"?

Le pazienti sottoposte a trattamento ormonale per poter cominciare un ciclo di riproduzione assistita in vitro che mostrano un’attenuata risposta ovarica alla terapia possono decidere di procedere al prelievo ovocitario o convertire verso una inseminazione intrauterina (IUI).
In un lavoro pubblicato recentemente su Fertility and Sterility sono state valutate le percentuali di gravidanze cliniche e di nati vivi in 269 donne che mostravano bassa risposta ovarica alla stimolazione con gonadotropine (follicoli ≤4 e ≤14mm) che si sono indirizzate verso una IUI e 167 donne che hanno proseguito, nonostante la risposta bassa al trattamento, al recupero ovocitario.
Le donne con bassa risposta ovarica che si sottopongono a tecnologie di riproduzione in vitro mostrano una più alta percentuale di gravidanza clinica e di bambini nati vivi rispetto alle donne che convertono i cicli a IUI.

Nessun commento:

Posta un commento

Posta un commento a questo articolo