lunedì 12 aprile 2010

Livelli di AMH in giovani donne sottoposte a chemioterapia per linfoma

La suscettibilità della riserva ovarica alla chemioterapia è altamente variabile da una paziente ad un'altra.

In un lavoro pubblicato su RBM Online 30 giovani donne sono state reclutate prima di iniziare un trattamento di chemioterapia ed è stato misurato il livello dell’ormone anti-mulleriano (AMH) nel siero per seguire l’evoluzione dell’impoverimento follicolare causato dai farmaci. Il dosaggio è stato eseguito prima e durante la chemioterapia e ogni 3 mesi dalla fine del trattamento per un periodo di un anno su diversi protocolli farmacologici.

Alcune tipologie di trattamento mostrano una drastica riduzione dei livelli di AMH, ritornando ai valori iniziali dopo 12 mesi dalla fine del trattamento. Altri protocolli al contrario non mostrano cambiamenti dei livelli di AMH.

Queste differenze tra i protocolli potrebbero contribuire ad una comprensione della tossicità ovarica e infine essere utili per la preservazione della fertilità.

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